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Quando siamo in presenza di un forte dolore nella zona interna del ginocchio si pensa per lo più ad un problema del menisco, ma si può rischiare di prendere lucciole per lanterne.

Proprio  nella parte interna del ginocchio, subito al di sotto dell’ articolazione verso l’osso tibiale, abbiamo  l’inserzione di un bel mucchietto  di tendini che viene  chiamato zampa d’oca.
Essa deve il suo nome alla sua conformazione struttturale anatomica. Infatti si tratta di  una inserzione tendinea comune a tre muscoli  che ricorda l’aspetto della zampa di questo ben noto animale. Il complesso anatomico, così fatto,  è  completato da una borsa, come una specie di  sacchetto,  che la separa dalla parte ossea  sottostante. Diversi sono gli elementi che possono essere chiamati in causa nel determinismo di un problema alla nostra “zampa”,  ma sicuramente una postura non corrette, in particolare del bacino, insieme ad una parte delle azioni di forza svolte da alcuni  muscoli, vengono trasferite, durante la deambulazione, ai muscoli della zampa d’oca. Il conseguente supercarico di lavoro può portare all’infiammazione, dell’inserzione tendinea comune e della borsa sierosa sottostante (borsite) . Questa condizione  è peraltro  tipica del sovraccarico funzionale  del giovane atleta, ma è ancora più caratteristica nell’anziano affetto da artrosi del ginocchio o dell’anca. Il dolore è il sintomo tipico ed è  localizzato al di sotto dell’ articolazione del ginocchio ,  sulla faccia anteriore ed interna  della tibia. Inizialmente il dolore tende a  comparire durante l’attività fisica o può essere provocato dalla pressione diretta sulla parte. Altre volte  si presenta in forma acuta , dopo che il paziente è stato a lungo fermo, come nell’atto di alzarsi da una sedia dopo un periodo di riposo. Altre volte ancora  si manifesta anche durante il riposo notturno. Raramente compare gonfiore in corrispondenza della zampa d’oca. Se la sintomatologia si cronicizza, il paziente può arrivare a zoppicare come logica   conseguenza del persistere del dolore.L’esame ecografico è  sufficientemente particolareggiato da dimostrare sia le caratteristiche lesioni della borsa  che tendinee. Poiché la borsite della zampa d’oca si associa spesso con affezioni intra-articolari, specie degenerative-artrosiche , qualche volta capita di vedere associati altri  esami come un RX sottocarico del ginocchio al fine di documentarne la esistenza. E’ bene sospendere l’ attività fisica per alcune settimane negli sportivi ed iniziare la cura , cosi come prescrivere  o nel riposo per i pazienti artrosici. Fortunatamente  abbiamo a nostra disposizione diversi strumenti terapeutici, sia per superare la fase acuta del provlema, sia per cercare una soluzione più stabile e duratura per il nostro paziente. Nella prima fase saranno utili tecniche locali come la mesoterapia e lutilizzo di mezzi fisici strumentali come ad esempio il laser FP3 o simili, mentre il trattamento di fondo prevederà scelte terapeutiche di riequilibrio delle tensioni muscolari strutturate negli anni. In questo senso un lavoro di riarmonizzazione miofasciale và sempre fatto e gestito da mani esperte.In alcuni casi il medico potrà personalmente  utilizzare pochissime sedute di onde d’urto focali, quindi con alte energie che si focalizzano nei punti cruciali, per risolvere il problema. Rimane fondamentale   ovviamente ed  indispensabile una valutazione medico sspecialistica e la diagnosi differenziale con altre patologie del ginocchio, per evitare di vedere patologie ben più gravi e di diversa natura  , che venngono trattate, in modo più o meno abusivo,  con mezzi terapeutici controindicati, come qualche volta è capitato di vedere.

 

Domenico Uliano – medico fisiatra

Centro di riabilitazione e

Fisioterapia KINESIS – Campobasso

 

 

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